I militanti del PD e quelli di… Linux!

Questo blog non tratta di politica. Non vorrei parlare di politica in queste pagine, neanche di striscio. Ma è da un po’ di tempo che matura in me una strana idea: noto una strana somiglianza tra il modo di ragionare dei militanti del PD e quelli di… Linux! O meglio, tra alcuni dei militanti del PD e alcuni degli utenti Linux.

La similitudine che trovo è nel loro modo di considerare rispettivamente gli elettori del centrodestra e gli utenti di Windows: li considerano sostanzialmente esseri inferiori.

Militanti PD e Linux 2013-11-02 17:28:58

E ed è altrettanto simile il loro pensiero riguardo chi – al loro interno – contesta questo approccio, ossia rispettivamente Matteo Renzi con i cosiddetti “renziani” e Mark Shuttleworth con Ubuntu.

A questo punto chiarisco subito che pur sentendomi più affine alle idee politiche del centrosinistra rispetto ad altri schieramenti, non sono iscritto al PD né ad alcun comitato pro Renzi; allo stesso modo pur essendo un utilizzatore felice di GNU/Linux dal 2003, non ho alcun rapporto con Canonical né sono un fan acritico di Ubuntu e di Marco Degnodelloshuttle.

Ritengo però che non si possa ignorare chi la pensa diversamente da noi né considerarlo a priori un imbecille, e che se veramente crediamo nelle nostre idee e pensiamo possano essere utili, dovremmo cercare il modo migliore di diffonderle a quante più persone possibile.

E allora non vedo perché si debba pensare che quelli che in passato hanno votato Berlusconi siano tutti idioti e ignoranti. Magari qualcuno sì 😛  Ma certamente se una persona prende milioni di voti un motivo c’è, e probabilmente più di uno, siano pure legati più a un aspetto di presentazione e di comunicazione che di contenuto. Conta anche quello, e non è fuffa, la forma È sostanza.
La preoccupazione di molti nel PD è che per diventare “appetibili” agli elettori del centrodestra si voglia far diventare il partito “di destra”. Non è così. Le idee andrebbero certamente discusse con meno tabù, ma più di quello conta come ci si rivolge alle persone, a chi e come si vuole comunicare.

Torniamo ora sul nostro terreno, quello del software. Se un sistema operativo è utilizzato dal 90% dell’utenza domestica, cioè decine di milioni di persone, spiegare il fenomeno con il fatto che esso sia preinstallato sui PC, con l’abuso di posizione dominante, con il fatto che la maggior parte della gente che usa un computer non ne capisce nulla, non basta. Qualcosa di buono dovrà pure averlo.

Allora io apprezzo chi cerca di trovare quel qualcosa di buono e di proporre un’alternativa che sappia riprodurlo, correggendo al tempo stesso quello che non va.

Sì, io apprezzo Ubuntu che cerca di proporre un sistema semplificato sotto molti aspetti ma che risulti semplice da usare anche per gli utenti inesperti, che si distingua dagli altri a colpo d’occhio, che offra strumenti e servizi utili per svolgere i compiti più comuni, e che si adatti anche alle tecnologie che stanno prendendo piede, come smartphone e tablet. Restando però un sistema libero e gratuito.

Smettiamola di considerarci una casta di eletti o di geni, cerchiamo invece di diffondere un modello così bello come quello dell’open source oltre le barriere dell’usabilità perché il maggior numero di persone possibile possa beneficiarne.

Linux sa già essere user friendly, noi cerchiamo di essere un po’ meno selective with our friends 😉

 

  • Marco Veretti

    molte similitudini le ritengo appropriate. È anche molto vero che linux è approfondimento, lettura e confronto. La controparte non lo è. LInux è l’assenza di disonestá. Microsoft è istigazione al furto.

  • thetall82

    Qualche altro commento è stato postato su G+ 😉
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