Timekpr, semplice programma di controllo bambini per Ubuntu

Mio figlio va ancora alla materna, ma già è in grado di saltare la pubblicità nei video di YouTube, metterli a tutto schermo, mandarli avanti, e lo stesso sa fare su VLC o qualsiasi riproduttore multimediale; tutto su Linux ovviamente 😉  E altrettanto ovviamente, sempre con me o mia moglie nella stessa stanza.

Quando però i figli crescono, rischiano di passare ore ed ore davanti a un computer senza nemmeno accorgersene. Non che tutto il tempo speso davanti a un pc sia inutile (anzi) e non che la stessa cosa non capiti anche agli adulti. Ma mediamente un adulto sa limitarsi un po’ di più, mentre un ragazzino può avere bisogno di una mano.

Una mano elettronica viene offerta dai cosiddetti software di controllo genitoriale, o parental control. Ce ne sono di diversi tipi, molti per Windows, Mac o Android, molti meno purtroppo per Linux. Qui ve ne presento uno che si chiama Timekpr.

Come dice il nome stesso – contrazione di “time keeper” – il programma permette di limitare il tempo di utilizzo del pc, con un’interfaccia piuttosto intuitiva, che vedete nell’immagine sopra.

Consente di limitare l’accesso a determinate fasce orarie, oppure di impostare un limite massimo di tempo di utilizzo del computer.

Timekpr ragiona per utente. Raccoglie la lista degli utenti direttamente dal display manager (supporta tra gli altri GDM, KDM e LXDM) e poi – assunto che voi abbiate privilegi amministrativi di root, vi permette di:

• Impostare limiti di utilizzo (es. 1 ora) per gli utenti selezionati
• Limitare l’accesso a una certa finestra temporale (es. tra le 7 e le 16) per gli utenti selezionati
• Impostare limitazioni su base giornaliera o settimanale

Il progetto era stato abbandonato da diverso tempo. Lo sviluppatore Eduards Bezverhijs, che cercava un programma simile, ha ripreso l’ultima versione stabile (creata per Ubuntu 11.10 per darvi un’idea), l’ha rispolverata, aggiornata e migliorata.

Ecco come installare Timekpr su Ubuntu 14.04 e derivate.

Via PPA (istruzioni a questo indirizzo)
Scaricando i pacchetti .deb 32bit oppure 64bit

Fonte: OMGubuntu.co.uk