Meno di un’ora dopo il termine prefissato della raccolta fondi per finanziare la produzione dei primi 40 esemplari di Ubuntu Edge, un prototipo di smartphone di fascia alta pensato nell’ottica della convergenza, desktop-mobile, Mark Shuttleworth ha rilasciato una dichiarazione sulla pagina ufficiale del progetto.
Ringrazia tutti per gli sforzi compiuti, i collaboratori e i fan, che hanno dato vita a campagne sulle reti sociali, creato siti ad hoc per promuovere la raccolta fondi e diffondere informazioni, ringrazia anche l’attore britannico Stephen Fry che si aveva pre-ordinato un Edge e si era speso direttamente twittando a favore della campagna.
Dice che l’esperienza è stata importante, ha infranto molti record, ma che ha fallito l’obiettivo finale. Tutto il denaro raccolto verrà quindi restituito, e PayPal pare aver assicurato che ciò avverrà entro 5 giorni lavorativi. Anche io quindi riavrò indietro la mia piccola ma sentita donazione dei primi giorni 🙂
Personalmente penso che, per riuscire, la campagna andasse lanciata adesso, con scadenza a fine settembre, dopo la pausa estiva e in modo che il tempo di attesa tra l’ordine e la consegna del device scendesse a 6 mesi, un orizzonte più vicino. Inoltre credo che l’obiettivo dovesse essere meno ambizioso, tra i 15 e i 20 milioni di dollari, e che le possibilità di offerta dovrebbero essere più diversificate, aggiungendo dei “perks” tra i 100 e i 200 $ per avere in cambio ad esempio dei kit con docking station per il telefono, volendo con schermo e tastiera, oppure spazio storage sul cloud Ubuntu One o altro ancora. Infine, la campagna avrebbe dovuto essere maggiormente spinta e pubblicizzata, con una persona dedicata a tempo pieno a coordinarla. Magari nonostante questo avrebbe fallito comunque, chissà. Ma forse non è stato davvero un fallimento, se pensiamo al ritorno d’immagine e alla risonanza che non solo Edge ma Ubuntu e Linux hanno avuto sui media – non solo specializzati – in quest’ultimo mese.
Shuttleworth conclude però che questa esperienza potrà essere utile in futuro, per imparare dai successi e dagli errori di questo mese. Forse il progetto è semplicemente rimandato.
In ogni caso, le vicende di Edge non influenzeranno negativamente la tabella di marcia del SO Ubuntu Touch, che resta confermato per fine ottobre e in arrivo preinstallato su dispositivi mobili nei primi mesi del 2014.
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Riferimenti
Immagini tratte da www.omgubuntu.co.uk e www.ubuntu.com
Testo integrale del messaggio originale di Mark Shuttleworth:
Hi everyone
So ends a crazy month. We’ve broken records, we’ve been written and talked about across the world, we’ve worn out our F5 keys, and we’ve learned a lot of invaluable lessons about crowdfunding. Our bold campaign to build a visionary new device ultimately fell short, but we can take away so many positives.
We raised $12,809,906, making the Edge the world’s biggest ever fixed crowdfunding campaign. Let’s not lose sight of what an achievement that is. Close to 20,000 people believed in our vision enough to contribute hundreds of dollars for a phone months in advance, just to help make it happen. It wasn’t just individuals, either: Bloomberg LP gave $80,000 and several smaller businesses contributed $7,000 each. Thank you all for getting behind us.
Then there’s the Ubuntu community. Many of you gave your time as well as money, organising your own mailing lists, social media strategies and online ads, and successfully reaching out to your local media. We even saw entire sites created to gather information and help promote the Edge. We’ll be contacting our biggest referrers personally.
Most importantly, the big winner from this campaign is Ubuntu. While we passionately wanted to build the Edge to showcase Ubuntu on phones, the support and attention it received will still be a huge boost as other Ubuntu phones start to arrive in 2014. Thousands of you clearly want to own an Ubuntu phone and believe in our vision of convergence, and rest assured you won’t have much longer to wait.
All of the support and publicity has continued to drive our discussions with some major manufacturers, and we have many of the world’s biggest mobile networks already signed up to the Ubuntu Carrier Advisory Group. They’ll have been watching this global discussion of Ubuntu and the need for innovation very closely indeed. Watch this space!
As for crowdfunding, we believe it’s a great way to give consumers a voice and to push for more innovation and transparency in the mobile industry. And who knows, perhaps one day we’ll take everything we’ve learned from this campaign — achievements and mistakes — and try it all over again.
Thank you all
Mark Shuttleworth, the Ubuntu Edge team and everyone at Canonical
P.S. We’ve been assured by Paypal that all refunds will be processed within five working days.
