A malincuore, Mozilla supporterà contenuti DRM


chain

 

La lotta ai contenuti ristretti da sistemi di DRM – che proteggono il copyright spostando il controllo dall’utente ai produttori del contenuto stesso – è sempre stata un cavallo di battaglia della Mozilla Foundation.

Oggi però Mozilla sul proprio blog in lingua italiana, e con un post più articolato in lingua inglese, spiega del perché abbia alla fine deciso di implementare il supporto alla riproduzione di contenuti protetti da DRM. Più precisamente, a cominciare dalla versione desktop di Firefox, saranno supportate le specifiche EME (Encrypted Media Extensions) all’interno di HTML5, riconosciute dal W35, che definisce gli standard per il World Wide Web.

Mozilla ribadisce la contrarietà ai sistemi di DRM, auspicando che in futuro le major che distribuiscono contenuti multimediali sul web cambino modello. Ma motiva la sua scelta con il fatto che gli altri due browser più diffusi – ossia Google Chrome e Microsoft Internet Explorer – hanno iniziato a supportare EME, e non fare altrettanto significherebbe costringere gli utenti di Firefox a cambiare browser per poter guardare contenuti su Netflix o altro portale che sfrutti quella tecnologia.

Mozilla ha scelto Adobe per creare una soluzione DRM che soddisfi i requisiti dell’industria dei contenuti, ma che al tempo stesso “dia agli utenti massimo controllo e trasparenza”. La soluzione di Mozilla permetterà agli utenti di decidere se attivare l’implementazione DRM oppure no. “Abbiamo circondato la porzione closed-source con un wrapper open-source. Questo ci permette di monitorare e comprendere meglio la portata dell’attività del codice closed-source”; i dettagli tecnici sono disponibili in questo post.

Un’altra preoccupazione è dovuta al fatto che EME non gestisce direttamente la codifica del contenuto ma la affida a un plugin DRM chiamato CDM (content decryption module), il quale è diverso per ciascun browser, e consentirebbe dunque di identificare browser e dispositivo, e di conseguenza – volendo – di legare la visione del contenuto a uno specifico device (il cosiddetto node locking).

Vedremo in ogni caso cosa accadrà nei prossimi mesi, dato che è questo l’orizzonte temporale necessario a Mozilla per sviluppare e testare il sistema di supporto al DRM che verrà rilasciato in Firefox per Windows, Mac e Linux.

 

Fonte: tomshw.it


I commenti sono chiusi.