Ubuntu Brainstorm verrà chiuso?

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Ubuntu Brainstorm è un portale pensato per favorire l’interazione tra la comunità degli utenti della distro e gli sviluppatori, in particolare per suggerire nuove idee. Ciascun utente poteva proporne di nuove o votare quelle già inserite da altri. Il team di sviluppo rispondeva e valutava le più popolari.

Nel corso degli anni il numero di visitatori, di idee inserite, di voti, e di risposte dei programmatori, è andato calando inesorabilmente. Questo dovuto probabilmente a molteplici fattori, come il fatto che i team di sviluppo e di design di Ubuntu si sono fatti via via più aperti e sono più facili da contattare direttamente e che Launchpad, un tempo usato solo per i bug, ha iniziato a invadere a poco a poco anche il territorio di competenza di Brainstorm. Finché qualche giorno fa è stata sollevata l’idea di farlo morire serenamente.

Può essere che questa decisione, se effettivamente confermata, sollevi ulteriori polemiche sul ruolo della comunità in Ubuntu e più in generale nei progetti open source, come recentemente ricordato da un episodio avvenuto in casa GNOME.

Personalmente – come espresso nell’articolo sul caso GNOME – credo che sia fondamentale un dialogo tra comunità e team di sviluppo, soprattutto riguardo alle possibili nuove feature. Facoltà poi del team implementarle o meno, ma l’ascolto è d’obbligo secondo me. Uno strumento come Brainstorm a mio avviso era molto utile, user friendly, meno dispersivo del contattare i singoli sviluppatori o più intuitivo di Launchpad. Quale che sia lo strumento, comunque, credo che l’importante sia che il dialogo resti aperto e vivo.

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