La mia recensione di Mint 17.1 Cinnamon

Ieri è stata rilasciata Linux Mint 17.1 Cinnamon e Mate. Ho provato per voi la versione con Cinnamon e riassumo i miei pensieri in questa breve recensione.

Ricordiamo  che la versione 17.1 è basata, come la 17 prima e la 17.2 poi, su Ubuntu 14.04 LTS, secondo il nuovo ciclo di rilasci istituito dai gestori di Linux Mint.

Cinnamon arriva nella nuova versione 2.4, mentre il kernel predefinito è il 3.13.

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Installazione

Dalla versione live, cliccando su un’icona della scrivania si lancia l’installatore che è il solito che da tempo gli utenti di Mint e Ubuntu conoscono.

 

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L’unica stranezza che ho notato (ma forse è dovuta alla macchina virtuale) è che il sistema mi segnalava che il sistema non era collegato alla rete…

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..mentre in realtà navigavo senza problemi:

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Ma tant’è. Il resto del processo d’installazione invece procede liscio e senza intoppi.

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Primo accesso e utilizzo

Al riavvio trovo una schermata d’accesso leggermente rinnovata: lo sfondo è una sequenza di diapositive prese probabilmente da una cartella di immagini predefinite.

 

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Una volta entrati nella sessione, la scrivania si presenta con l’ormai consolidato sfondo bianco-grigio e la scritta mint “per terra”, e la finestra di benvenuto.

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I codec, plugin e i software di terze parti installati di default permettono subito di navigare, guardare video su Youtube, filmati e ascoltare musica “out of the box”, senza ulteriori azioni da compiere, come potete apprezzare ingrandendo le due schermate seguenti.

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Le novità

Che c’è di nuovo in questa versione di Mint? Scorrendo le note di rilascio leggiamo che il primo obiettivo degli sviluppatori è stato snellire, ripulire e rendere più reattiva la distro.

A prima vista l’utilizzo di CPU e RAM è più o meno in linea con la precedente versione 17, ma in effetti l’apertura delle finestre e altre operazioni risultano un po’ più fluide.

 

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Tante novità nel gestore delle impostazioni di Cinnamon.

La gestione dei Temi è stata molto semplificata, come potete vedere dalla schermata qui sotto:

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Il gestore degli sfondi consente facilmente di impostare slideshow di diapositive da cartelle presenti sul computer.

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Anche il gestore di file Nemo è stato migliorato esteticamente e arricchito di piccole funzionalità, come un pulsantino – di default nascosto – per l’apertura nel terminale della cartella attiva.

 

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Molto utile il lavoro che è stato fatto sul gestore degli aggiornamenti. Ora quello che viene mostrato non è più un elenco di singoli pacchetti, ma di programmi; cliccando su di esso vengono mostrati i pacchetti che lo compongono:

 

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Questo semplifica l’aggiornamento ed evita che si deselezionino pacchetti invece necessari, creando confilitti di versione tra i pacchetti richiesti da una stessa applicazione.

Nel caso di più versioni del kernel disponibili, un nuovo strumento aiuterà a risolverli.

Altre migliorie nel gestore delle lingue…

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…e della schermata d’accesso.

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Anche il gestore delle reti è stato migliorato. Ed è stato aggiunto uno strumento relativo alla Privacy per scegliere se memorizzare o meno la cronologia degli ultimi file utilizzati.

Sono rimasto invece un po’ deluso dai desklet, i widget di Cinnamon, che non solo non ho trovato migliorati, ma che sono andati addirittura in crash grazie a un paio di clic.

 

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Il giro mi sembra abbastanza completo. Arresto il sistema.

 

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Conclusioni

La versione 17.1 di Mint è esattamente ciò che deve essere: senza stravolgimenti, ma con molti miglioramenti. L’ho trovata reattiva e stabile, e i piccoli strumenti introdotti semplificano la vita e rendono questo s.o ancora più intuitivo per i neofiti.

Senz’altro da consigliare sia a chi è alle prime armi con Linux che agli utenti più esperti, in particolari se amano un’organizzazione del desktop più tradizionale rispetto a GNOME, Unity o altri ambienti con la medesima filosofia.

Potete scaricare le immagini iso di Linux Mint 17.1 dal sito ufficiale.

 

 

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