La versione che ho installato è quella con l’ambiente Cinnamon 2.0, un DE or
mai indipendente da GNOME ma che sfrutta le potenzialità offerte dalle librerie GTK+ 3
Questa release di Mint è basata su Ubuntu 13.10.
Installazione
Non mi soffermerò più di tanto su questa parte poiché l’installer è identico a quello di Ubuntu 13.10, salvo la personalizzazione delle diapositive che intrattengono l’utente durante l’installazione della distro. Ecco qua sotto alcune schermate.
Primo accesso e utilizzo
Al primo login l’ambiente si presenta simile come potete vedere qui sotto:
Cinnamon era nato due anni fa con l’idea di sfruttare le novità e le risorse offerte da GNOME 3 ma offrendo un’interfaccia utente più “classica” che continuasse a utilizzare il buon vecchio paradigma della scrivania che ancora risulta comodo e produttivo per molti utenti.
Io ho deciso fin da subito di apportare alcune personalizzazioni, spostando il pannello in alto…
…e aggiungendo in basso Cairo-Dock. Ecco il risultato:
È chiaramente possibile personalizzare il tema, le icone o lo sfondo facilmente.
Sono anche disponibili i cosiddetti “desklet”, una sorta di widget di Cinnamon, che però al momento mi sono sembrati pochi e di scarsa qualità. L’unico che alla fine continuo a usare è un post-it per il desktop, ma:
Per quello che riguarda l’utilizzo quotidiano di un utente medio Mint offre tutto ciò che occorre, ad esempio la suite per ufficio Libre Office alla versione 4.1 e l’ultima versione del browser Firefox per la navigazione web comprensivo di codec multimediali e plugin flash (se abilitati in fase di installazione).
Per installare nuovi programmi è sufficiente utilizzare il Gestione applicazioni, che consente di sfogliare un’ampia libreria di applicativi e installarli facilmente in formato pacchetto deb.
Le novità
Linux Mint 16 main edition è – come già detto – basata su Ubuntu 13.10 da cui eredita il kernel 3.11. La versione dell’ambiente grafico Cinnamon è invece la 2.0.
Le novità di Cinnamon 2.0 rappresentano il piatto forte delle novità di questa release di Mint. Potete scoprirle in questo articolo.
Conclusioni
Il fatto che questa distribuzione sia da tre mesi sul mio PC principale e che io non abbia alcuna intenzione di cambiarla a breve è un’ottima sintesi delle mie impressioni su Mint 16 Cinnamon.
Mi ha colpito soprattutto il grado di maturità che questo ambiente ha saputo raggiungere in soli due anni di vita. Sebbene pecchi ancora un po’ di gioventù e alcuni aspetti siano ancora da sviluppare pienamente (come i desklet) l’ho trovato completo, intuitivo e soprattutto veloce e reattivo. La mia precedente esperienza con il DE alla cannella, nella sua versione 1.4, si era invece risolta in un sistema pesantissimo e lento a rispondere ai comandi. Grosso miglioramento che non può che suscitare i miei complimenti a tutto il team di sviluppo.
Una distro che consiglio senz’altro a tutti, in particolare ai novizi di Linux e a tutti coloro che vogliono un SO con moltissimo software e un grande supporto dispobile e un ambiente di lavoro desktop classico.