Monaco vuole tornare a Windows

LiMux_(logo).svg

Neanche due mesi fa Ubuntu Insight aveva dedicato un articolo al progetto LiMux, sbandierando un risparmio di milioni di euro ottenuto grazie alla migrazione di 9000 computer della città di Monaco di Baviera alla distribuzione basata su Ubuntu.

Ora Monaco vuole tornare a Windows.

Un esponente della pubblica amministrazione del capoluogo bavarese, in un’intervista rilasciata nei giorni scorsi, sostiene che le valutazioni fatte dieci anni fa alla partenza del progetto si sono rivelate sbagliate. I riscontri ricevuti dai vari uffici e dalle organizzazioni che utilizzano im 9000 computer già migrati, sono stati infatti negativi.

I problemi principali riguarderebbero lo scambio di documenti e la compatibilità di applicativi nell’ambito delle comunicazioni con altre amministrazioni esterne alla città.

Inoltre, l’esponente spiega che l’adozione di software open source non è così economica quanto si sperava, perché è stato necessario assumere programmatori con competenze ad hoc e sostenere le relative spese di implementazione e supporto.

Escuso per motivi non noti il passaggio ad altri fornitori o ad altre distro, si sta dunque valutando seriamente un progressivo ritorno a soluzioni Microsoft, con uno switch-back da Linux a Windows.

In realtà la linea espressa dall’esponente dell’amministrazione municipale, Josef Schmid, e dal sindaco Dieter Reiter, è stata sconfessata dal consiglio cittadino e dal responsabile IT del comune Karl-Heinz Schneider, che sostengono che le cose vanno piuttosto bene, i risparmi finora sono stati di circa 7 milioni di euro, e che non ci sono motivazioni serie per tornare indietro.

La vicenda sta scatenando polemiche, alimentate dal fatto che lo stesso Schmid si era definito un “fan di Microsoft”. Il sospetto è che le motivazioni siano più legate ad azioni di lobbying che ad aspetti tecnico-qualitativi.

Che dire? Sicuramente le pressioni commerciali di Microsoft per scoraggiare il diffondersi di soluzioni aperte in diretta concorrenza a Windows è stata e continua ad essere forte, ma è altrettanto vero che le migrazioni hanno dei costi, dei pro e dei contro. Anche i tedeschi a quanto pare possono commettere degli errori di valutazione. Resta da capire se li abbiano commessi dieci anni fa oppure oggi.


Fonte: chimerarevo

 

I commenti sono chiusi.